Il testo della Legge di Bilancio depositato al Senato, istituisce il “Fondo per la disabilità e la non autosufficienza”.

Così all'articolo 40, dedicato alle “Misure per la disabilità”, si precisa che la dote di questo fondo è di 50 milioni di euro per il 2020, 200 milioni per il 2021 e 300 milioni a decorrere dall'anno 2022.

Obiettivo del fondo è “dare attuazione a interventi in materia a favore della disabilità finalizzati al riordino e alla sistematizzazione delle politiche di sostegno alla disabilità, nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali”.

L'attuazione degli interventi si definirà con appositi provvedimenti normativi, nei limiti delle risorse suddette , che ne costituiscono il relativo limite di spesa.

Le varie  deleghe  riguardano un ampio ventaglio di tematiche, investendo di fatto ogni ambito della vita delle persone con disabilità e delle politiche in loro favore.

Si fa riferimento a nove settori d'intervento:

  • definizione della condizione di disabilità; accertamento e certificazione;
  • disciplina dei benefici (individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni in favore delle persone con disabilità);
  • riordino dei criteri e dei requisiti per l’accesso, l’erogazione e la determinazione dei benefici e degli interventi e dei servizi rivolti alla persona con disabilità;
  • riordino dei diversi fondi destinati alla disabilità;
  • sistemi di monitoraggio, verifica e controllo e istituzione di un’Autorità Garante Nazionale dei diritti delle persone con disabilità;
  • promozione della vita indipendente e contrasto dell’esclusione sociale e valorizzazione del ruolo di assistenza svolto dai familiari, con adeguate misure di sostegno;
  • abilitazione e riabilitazione;
  • istruzione e formazione;
  • diritto al lavoro (riordino della disciplina dei congedi parentali per i soggetti che assistono familiari con disabilità;
  • agevolazioni in favore dei datori di lavoro che attivano politiche ed azioni volte a migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti con disabilità o che assistano familiari con disabilità;
  • individuazione di profili professionali riservati a persone con disabilità;
  • revisione della normativa in materia di collocamento mirato; accessibilità e diritto alla mobilità