La sentenza n. 4069 della Cassazione del 20 febbraio 2018 conferma che non esiste nessuna distinzione tra contratti full-time e part-time per poter richiedere i permessi Legge 104.
La sentenza afferma infatti che ha diritto ai 3 giorni al mese di permesso per assistere un familiare con handicap grave, anche un dipendente a tempo parziale.
I giudici hanno sottolineato che il permesso mensile di cui alla Legge 104/92, costituisce “espressione dello Stato sociale che eroga una provvidenza in forma indiretta tramite facilitazioni e incentivi ai congiunti che si fanno carico dell’assistenza di un parente disabile grave”
Si tratta “di una misura destinata alla tutela della salute psico-fisica del disabile quale diritto fondamentale dell’individuo tutelato dall’articolo 2 della Costituzione che rientra tra i diritti inviolabili che la Repubblica riconosce e garantisce all’uomo”.
La Corte di Cassazione considera i permessi mensili come un diritto che non è possibile ridurre e deve essere riconosciuto in egual misura a prescindere dal monte ore di lavoro del dipendente.
Ricordiamo che i permessi L. 104 sono a carico dell’Inps, pagati direttamente o anticipati dal datore di lavoro in busta paga e che garantiscono anche la copertura ai fini della pensione.
La legge consente al dipendente di seguire più persone, il diritto ai permessi non può essere esteso a più di un lavoratore per il medesimo assistito.