Crescere al Sud è una rete associativa nata nel 2011 con il fine di definire proposte concrete per il cambiamento reale della vita dei minori nel Sud Italia, concentrandosi in particolar modo suitemi della povertà educativa, comunità educante, contrasto alla “cultura” dell'illegalità.

Maria Pina Casula, responsabile nazionale delle politiche educative della Uisp, è la portavoce di Crescere al Sud e definisce la rete come: “valore, perché cura.

Molti ragazzi hanno una famiglia disgregata che non li supporta, ma se trovano sostegno sia scuola sia fuori dalla scuola, le cose cambiano.

Il giovane viene visto da diversi punti di vista, con diversi sguardi, non solo da quello educativo o formativo: c’è la scuola, l’associazione sportiva, le famiglie dei compagni, tutti fanno un pezzo, tante componenti della società si mettono insieme per sostenere chi è più fragile”.

Sono 65 al momento le organizzazioni che hanno aderito a Crescere al sud e che intendono operare sulla cultura dell’illegalità diffusa, l’intento è quello di aprirsi ad ulteriori territori del Mezzogiorno.

Fra gli ambiti di lavoro prioritario vi sono la rigenerazione dei territori, le periferie spaziali e sociali, la prevenzione.

Fonte: www.vita.it